Qua trovi i dati riguardanti la dimensione della fame al mondo, le sue cause e le soluzioni possibili


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Quello della carestia nel mondo è il problema morale.

Quello della carestia nel mondo è il problema morale.


Perché la gente nel mondo patiscono la fame. Perché muoiono in orribili sofferenze, quando il mondo occidentale abbonda di ricchezza? Èun paradosso, non è vero? Oggi, il problema della fame tocca già più di 960 milioni di persone. Questo non è un problema marginale e di nicchia. Questo è un problema di enorme scala, il più grande disastro umanitario del mondo moderno.

Ma è anche un fallimento morale del dopoguerra in Europa e in America. Fallimento del sistema sociale, economico e morale presumibilmente perfetto. L'economia globale, che gestisce il flusso di denaro, lo sviluppo di nuove tecnologie ed investimenti affronta efficacemente le sfide molto più grande del problema della fame in qualche continente. Abbiamo a che fare con una distribuzione molto asimmetrica dei beni materiali e delle nuove tecnologie. Come è possibile che gli americani e gli indiani intendono ad inviare presto un uomo su Marte, e non sanno guarire gli squilibri nutrizionali mondiali? (Tra l'altro l'India è uno dei paesi più colpiti dalla carestia). Èuna corsa affascinante. Miliardi di dollari coinvolti nella ricerca e sperimentazione. Il mondo ricco aspettante il momento di lancio di un razzo e di suo atterraggio su Marte. Atterraggio di quattro persone .... Sarà probabilmente un altro, per parafrasare Neil Armstrong, balzo per l'umanità. Ma quale l'umanità? L'umanità sorda a un miliardo delle persone morente e incantati con il progresso tecnologico ed il successo economico. Il tema del viaggio su Marte eccita i menti del mondo occidentale. Recentemente il successo di botteghino si è rivelato un film "il Marziano “raffigurante una visione ipotetica di avventure sul Pianeta Rosso. Se questi quattro uomini ci riescono a sopravvivere è uno dei problemi esistenziali fondamentali per mondo ricco.

Ma perché non stabiliremo una gerarchia di valori principali? Come possiamo dormire tranquillamente e pianificare le successive conquiste se non abbiamo risolto i problemi di base e fondamentali. Il problema di persone dall'Africa, Sud America e Asia, che stanno morendo in condizioni peggiori di animali in un macello.



Per molti il problema della carestia è un problema astratto e troppo difficile. Sta succedendo troppo lontano, tocca gli altri al di là, questo probabilmente non può essere risolto. Nella coscienza del ricco mondo moderno esiste un'enorme quantità di sbagliati luoghi comuni che suggeriscono l’impossibilità di risolvere il problema della carestia Già all'inizio dice di supporre che tutte le attività sono destinate a fallimento.


Noi preferiamo mandare l'uomo su Marte, pure questo un rischio enorme, ma il senso di soddisfazione con il trionfo della straordinaria specie Homo Sapiens è sufficiente per spendere circa 200 miliardi dollari. Questa è un'enorme somma di denaro. Basterebbe tranquillamente a risolvere in tutto o in gran parte il problema della carestia nel mondo.



L'economia mondiale contemporanea è uno strumento pericoloso. Al risultato vedendo all'orizzonte della nostra vita il successo materiale perdiamo caratteristiche umane, sensibilità ed empatia. Negli anni 50. negli Stati Uniti un enorme eccesso di merci connesso coll'avvento delle linee di produzione automatizzate ha comportato che i produttori e le agenzie di pubblicità cooperante con essi hanno deciso di creare una domanda per i prodotti scorte. La televisione ed i giornali hanno creato un nuovo modello di felicità e un nuovo modello di uomo. Un uomo che ha un sacco di articoli costosi, moderni - una macchina costosa, una casa lussuosa, tanti arnesi moderni che creano il look. Questo è stato l'inizio di un nuovo stile di vita, ma anche la fine delle società empatica e basata sull'apertura verso la comunità esterna. Naturalmente, già prima nel mondo sussistevano le classi e le divisioni. Per di più, dal punto di vista storico sul processo di creare divisioni sociali, vediamo che questo che stabiliva il diritto al potere era l'accesso ai beni di base, soprattutto al cibo. Coloro che avevano tal privilegio potevano dettare le condizioni per altrui.



Tuttavia, la cultura economica e sociale del ventesimo secolo ha dato la gente il modello illusorio della felicità, in cui loro hanno creduto. Seguire la ricchezza e credere nell'importanza del MIO successo come un punto fondamentale di riferimento si è rivelato la norma e l'ovvio scopo di vita di milioni delle persone. Il mondo dell'altro uomo è diventato poco importante, il concetto di competitività non solo in economia, ma anche nei rapporti sociali più semplici è diventato fondamentale e socialmente accettabile.

L'egoismo è per molte persone qualcosa di sano, una manifestazione di forza ed adattabilità. Si deve essere forte ed efficiente, è ovvio. Attività di filantropia sono state lasciate per i pazzi che stabiliscano le fondazioni, adolescenti volontari o monaci dedicati alle missioni. Naturalmente, ognuno di noi ama donare qualche soldo. È una bella cosa che da il senso di coinvolgimento ed azione anche se di piccola scala. Da il senso di essere qualcuno sensibile e compassionevole. Anche tali piccoli momenti di "condividere e dare" hanno, naturalmente, la loro importanza, ma su scala globale è ancora poco.



Dobbiamo iniziare davvero. Soprattutto, dobbiamo liberarci dall'illusione dell'Europa e l'America come i paesi sviluppati. Con la sviluppata cultura e civilizzazione. È un'illusione. Siamo bloccati in una palude di insensibilità e cecità a questo che sta succedendo nel mondo. Alcuni di noi soffrono della sindrome di superiorità culturale o civile e assumono di essere al livello più alto nell’ambito di etica e cultura – hanno un maggiore diritto di partecipare ai beni del mondo. Purtroppo, incoscientemente crediamo, come fanno molti indù che vivono nelle baraccopoli, che la volontà di Dio sia una punizione per i peccati del passato. Ma Dio vuole tale situazione? O semplicemente l'uomo è "in letargo"?



Non abbiamo nessun diritto di discriminare altrui in nessun modo. L'accesso al cibo che assicura la possibilità di sopravvivere è un diritto fondamentale. In realtà dovremmo lasciare tutto, purché questo diritto non sia assicurato. Solo in questo modo avremo il diritto morale a chiedersi se i quattro ragazzi sorridenti avranno raggiunto Marte con successo. Se ci poniamo queste domande già adesso significa che la nostra condizione umana è primitiva. Parola forte vero? Sì, ma che muore 1 miliardo di persone è il risultato della morale miserabile e primitiva del mondo contemporaneo. Li abbiamo abbandonati, abbiamo dimenticato di loro. Abbiamo costruito le nostre università, abbiamo iniziato a insegnare l'etica, pubblichiamo tanti libri saggi sull’argomento. Praticamente, siamo contenti con la nostra cultura, vero?

Siamo venuti così lontano. Siamo così sensibili ed empatici.

Molti di noi sono credenti e religiosi. Ma come si esprime questa religiosità? Che spesso frequentiamo la chiesa? Se lo fai per la tua anima e lo fai discretamente è fantastico. Ma se lo fai per soddisfare le aspettative sociali, o ancora peggio, per creare la propria immagine e pure per provare come si è bravi, questo non basta. Il contatto con Dio si inizia dove c’è l'altro uomo. Se lo abbandonerai, distruggerai il tuo rapporto con Dio. È ovvio. Cristo ne ha parlato tutta la sua vita, ne parlano quasi tutte le tradizioni spirituali. Lasciando queste persone affamate in Africa non abbiamo tradito i nostri dei?



Per nutrire persone affamate nel mondo bastano 37 miliardi dollari. In Italia, ad esempio, ogni anno si butta cibo del valore di 34 miliardi EURO. Questo è solo un paese in Europa. Questo è precisamente il nostro occidentale consumistico stile di vita. È bello avere tanto, poter scegliere, e quello rotto o inutile buttare. Questo da il senso di potere e successo. Per nutrire un bambino per un mese in paesi in via di sviluppo bastano $1,25 Se andate in ristorante stasera con la tua fidanzate spendereste 70 euro o 50 dollari. Daresti una mancia ad un cameriere, poi saresti tornato a casa per scaricare un film da internet. Il film guardereste bevendo il vino pregiato. Per te è normale, vero? Ma la tua uscita di oggi + film + vino costano quanto la vita di qualche persona, non è uno scherzo.

Certo, hai diritto di goderti la vita. Ma sii consapevole di essere fortunato, se puoi permetterti il cibo. Questo è lusso, infatti.



L'economia globale è un mondo di progetti di investimento e speculazione. progettati per portare gli enormi utili e proventi per le imprese più piccole o più grande. Anche i multinazionali grandi. Ci deve essere un successo finanziario degli amministratori e dei titolari. È l'Africa Nera attraente per loro. Ovviamente si. La domanda è quanti soldi potrebbe portare. Quale sarà la differenza tra costi e ricavi. LA storia del dopoguerra conosce tanti casi sia degli investimenti che delle azioni umanitari nei paesi toccati con la carestia. Ma erano importanti veramente questi affamati? O per caso fondamentale è rimasto l'utile a lungo termine per gli uomini d’affari Tanti mutui sono stati approvati a condizione di aprire le frontiere per i percentuali e le merci. Il risultato era la distruzione di agricoltura locale, la migrazione di migliaia di gente dalla campagna in città in ricerca del lavoro. Il crollo dell'agricoltura locale e una nuova carestia. Migliaia, decine, centinaia di migliaia delle persone morente di fame. Così spesso funziona l'aiuto economico dall'occidente.



Viviamo in un mondo intrappolato nella cella dell'ego umano. Del mio, del nostro profitto. Da questo piccolo carcere si vede poco. "Mio", "nostro" e "per me", "per noi", "questo frega". È un modo di ragionare del mondo moderno. Questo modo di ragionare chiude il cuore. Ecco perché loro muoiono. La carestia nel mondo non è un problema economico. È nostra immoralità e sordità


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